Mieli Thun una bella scoperta!
Per Buongusto Trentino, la mia rubrica social con cui tutti i mesi parlo di gusto e di buongusto, arrivo a Vigo di Ton (TN) per incontrare Andrea Paternoster, apicoltore creativo di Mieli Thun.
Personaggio noto per la sua abilità oratoria e per la sua energica padronanza di linguaggio. Mi ha fatto piacere scoprire il suo lato sensibile verso i prodotti della terra e la sua particolare attenzione verso le eccellenze di territorio.
Con il suo tono poetico mi ha presentato la filosofia di Mieli Thun e dopo una bella chiacchierata al tramonto, il passaggio al gusto è stato spontaneo. Non abbiamo cucinato insieme ma abbiamo creato due tipologie di crostini pensando a Settembre e agli aperitivi di fine estate.
La base dei nostri crostini è un pane rustico fatto in casa, tagliato a fette e tostato leggermente in padella. Pane che profuma di grano, di segale e di farina. Mieli in purezza, una goccia è sufficiente, e l’abbinamento non scontato con i miei vini di montagna.
Vi lascio le ricette!
Per preparare i crostini rustici con lardo e miele iniziate ad affettare il pane, a fette dello spessore di circa 1 cm. Poi tagliate le fettine di pane a metà per ottenere dei piccoli crostini. Riscaldate bene una padella o una piastra di ghisa. Fate quindi tostare leggermente le fettine di pane sulla piastra girandole a metà cottura. Togliere il pane dalla piastra, lasciar raffreddare e porvi una fettina di lardo di montagna. Aggiungete una goccia di miele di bosco o come abbiamo fatto noi di melata d’abete. Una grattugiata di pepe nero.Qualche aghetto di rosmarino per decorare il piatto.
Il Miele Thun scelto per questo crostino non è del tutto un miele ma una melata, la melata d’abete che viene raccolta dalle api partendo dalle secrezioni fogliari lasciate dagli afidi. Praticamente gli afidi succhiano la linfa dalla pianta di abete e lasciano sulla foglie quella in eccesso. Le api golose raccolgono questo scarto di linfa e ne fanno un miele prezioso, la melata d’abete, meno dolce e con definite note di caramello, malto e resina.
Per il brindisi, assolutamente bollicine di montagna, finissime e avvolgenti. L’abbinamento è di territorio con il mio Spumante metodo classico da uve Groppello servito fresco nel calice e innalzato verso la luce pulita d’autunno.
Potete visualizzare una parte della ricetta attraverso questo breve video:
Tagliare il pane rustico in fette di circa 1 cm di spessore. Potete scegliere se abbrustolirlo o lasciarlo fresco in modo da sentire maggiormente la morbidezza del burro. Su ogni fetta spalmate il burro, aggiungete uno o due filetti di acciuga e una goccia di miele di erica. La scelta è sul Miele Thun di erica con sapori di speziato, caramello e finale leggermente amaro.
Abbiamo scelto le pregiate acciughe del Mar Cantabrico , un prodotto artigianale spagnolo molto legato all’Italia. La loro storia risale ai primi pescatori siciliani emigrati in Cantabria che stupiti dalla grandezza di questo alici iniziarono a pescarle e a commercializzarle nel mondo.
Un crostino insomma senza confini, un crostino che parla di prodotti mediterranei e del piacere di unirli insieme in una ricetta. Il vino scelto è rosso e pepato, particolare, il mio Groppello della Val di Non, capacissimo di pulire il palato da un cremoso burro di montagna.
Ho conosciuto le api, sono andata a casa loro, ho chiesto permesso. Mi son vestita di giallo.
Giallo per le api è un colore conosciuto. Giallo è il colore del nettare. Le api infatti vedono solo quattro colori: giallo (compresi i toni dall’arancio al verde giallastro) verde bluastro, blu e ultravioletto. Giallo è uno dei colori usati dagli apicoltori per verniciare le arnie, questi colori sono fondamentali per agevolare l’orientamento ed il riconoscimento delle stesse alle api.
Giallo per Mieli Thun è il colore base che ha dato origine alla Mielicromia.
Mielicromina è uno strumento cartaceo, un piccolo libro simile ad un pantone in scala con tantissime sfumature di giallo. E’ nato dall’esigenza di definire e codificare i diversi colori dei mieli.
Ci salutiamo con una luce di diversa, mentre il giorno sparisce.
Con parole da poesia. Parole che parlano di terra, di vendemmie, di raccolto e di tanto buongusto. Settembre il mese della migrazione, settembre che profuma d’autunno.
Settembre, la canzone di Alberto Fortis.
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