La Valle delle mele è la Val di Non. Una terra di montagna, baciata dal sole per molti giorni all’anno, con un clima alpino ventilato, un territorio vocato per la coltivazione delle mele di qualità, una qualità riconosciuta in tutto il mondo e certificata in Italia dal marchio DOP. Le mele più famose sono la varietà Golden Delicius ovvero la mela gialla croccante con la faccetta rossa e la mela Renetta Canada, verde, tozza e perfetta per lo strudel.
Di certo quando si arriva in Val di Non ci si aspetta tante mele ma a vederle sembrano ancora di più. Il paesaggio è di mele ovunque, anche nei giardini, meleti d’alta quota, mele innovative, mele resistenti, mele antiche, mele eroiche, mele e ancora mele, l’economia di una valle.
La raccolta delle mele avviene nei mesi di settembre e ottobre, coinvolge tutti ed è una vera frenesia. In Val di Non si respira un gran movimento, raccoglitori erpicati su una scala a pioli, donne chinate sui cassoni della cernita, bambini che corrono tra i filari, merende in campagna e trattori in fila sulla strada per trasportare il raccolto e metterlo al sicuro nel magazzino delle mele.
Anche il paesaggio è in cambiamento, arriva il foliage ed i colori d’autunno che offrono panorami unici e mozzafiato. Per chi volesse passeggiare in Val di Non e scoprire la storia della mela nel suo territorio di produzione, esiste a Romallo il sentiero Al Meleto libero e visitabile in ogni momento dell’anno. Da non perdere invece l’appuntamento in ottobre con Pomaria, la festa del raccolto, dove la protagonista è la mela!
Tra le mele, l’uva.
In un angolo di Val di Non, tra distese di meleti e boschi, ecco apparire qualche piccolo appezzamento coltivato a vite. Siamo sulla Terza Sponda del lago di Santa Giustina e l’uva è di pochissimi produttori che hanno deciso con coraggio di conservare il vitigno autoctono Groppello della Val di Non e di investire in uva, di togliere mele per impiantare uva, di coltivare vigneti in modo eroico, di produrre vini di montagna.
L’uva Groppello che un tempo era molto presente in Val di Non e che è stata soppiantata negli anni cinquanta dalla ben più redditizia mela, una mela che che ha dato tanto, una mela di qualità elevatissima, una melicoltura attiva, attenta, organizzata e moderna.
La grande mela della Val di Non e per fortuna che qui si producono mele.