Sembra impossibile, sono seduta alla mia scrivania sommersa di impegni, alla continua ricerca di migliorare, di dare valore al nostro lavoro e non mi accorgo di quanta strada abbiamo fatto. Quanto impegno e sacrificio abbiamo dedicato al nostro progetto di vino. Quanto tempo per il nostro amato Groppello.
Abbiamo fatto tanto e ci sentiamo spesso soli.
Ecco una grande verità e l’idea di far parlare proprio il Groppello.
Arriva l’opportunità di scrivere di Groppello in modo diverso attraverso Happy Winery il nostro progetto artistico in Cantina, arriva così la vignetta meno felice creata da Sarah Mutinelli.
Attraverso questa disegno si vede tutta la forza ironica di Pietro. Pietro che è disposto a tutto, anche a mettere un cappio al collo alla nostra bottiglia, al nostro Groppello pur di salvarlo.
Il Groppello della Val di Non, un vitigno di montagna nuovamente a rischio di estinzione, un vino prezioso che ha bisogno di presentazioni e di conoscenza.
Groppello da gropo che in dialetto trentino significa nodo. Groppello da nodo in gola per il suo sapore e per la sua nomea. Groppello da nodo al collo, un gesto estremo per capire e un dare voce per salvarlo.
Un messaggio forte: Salviamo il Groppello.
#SaveTheGroppello